Auto ecologica - Quale scegliere ?
Stai cercando un’auto ecologica ma non sai che pesci pigliare? Non riesci a valutare se conviene di più acquistare Benzina, Diesel, metano, GPL, ibrido (mild, full, plug-in) o 100% elettrico ?
Se le cose stanno così, sei atterrato nella pagina giusta!
In questa guida confronteremo i vari tipi di alimentazione e i veicoli, a nostro giudizio, più ecologici per le varie categorie per capire per ognuno quali vantaggi e svantaggi ci sono.
Buona Lettura 🙂
Le auto a BENZINA
I veicoli a benzina non sono sinonimi di auto ecologiche. La benzina è il carburante più tradizionale, costoso e raffinato dei veicoli a motore. Le auto con questo tipo di motore sono tipicamente più inquinanti (producono più CO2), ma il motore rimane piuttosto piccolo e capace di raggiungere velocità di rotazione elevate se confrontato ad un motore diesel. Inoltre il motore a benzina è più economico in termini di fabbricazione, più semplice e versatile (si può modificare per adattarlo ad altre alimentazioni come il metano).
Per tali motivi oggi si predilige questo tipo di motore nelle auto di fascia economica nella sue versioni base (piccole e senza troppe pretese) o nelle auto sportive nelle versioni a tanti cilindri (velocità di rotazione spaventose e peso ridotto).
La nostra auto a benzina preferita per consumi e dimensioni è la Mazda 2 SkyActive-G
Vantaggi del motore a benzina
Leggero e versatile
Possibilità di raggiungere alte velocità massime
Svantaggi del motore a benzina
Emette più CO2 di ogni altro motore
Carburante più costoso di ogni altro e può essere prodotto SOLO dal petrolio (fonte energetiche NON rinnovabile
Si usura nel tempo e richiede una manutenzione ordinaria costosa.
Le auto diesel
Il carburante per eccellenza del motore diesel, è il gasolio o eventualmente il biodiesel. E’ il secondo motore ad oggi per utilizzo mondiale e si è rivelato eccezionale per alimentare i mezzi da lavoro e i veicoli di grosse dimensioni. Questo tipo di motore è molto più grosso, pesante, rumoroso e costoso rispetto al motore a benzina, non può raggiungere velocità di rotazioni elevatissime ma in compenso ha un rendimento migliore del motore a benzina e una coppia motrice maggiore.
Negli anni questo tipo di motore è cambiato tante volte ed è stato considerato a seconda del periodo, sia il motore più inquinante (iniezione indiretta) che quello meno inquinante. Uno dei problemi del motore diesel sono le sue emissioni di NOX e di particolato (PM 2,5 e PM10), a causa di questo si è deciso di vietarne la produzione dal 2020. TUTTAVIA ..
A quanto pare questo motore non ne vuole sapere di arrendersi ed è stato ulteriormente migliorato diventando nuovamente il motore a combustione meno inquinante di tutti (anche del metano). I nuovi motori diesel HdiBlue son sorprendenti sia in termini di potenza che di prestazioni, e soprattutto in termini di emissioni.
Stando alle rilevazioni infatti i diesel di ultima generazione emettono meno CO2, NOX e PMX persino dei motori a GPL, Metano. Forse sarebbe il caso di rivalutare nuovamente questo motore.
In sostanza per le sue caratteristiche è un motore che si predilige per i veicoli pesanti e i mezzi da lavoro.
La nostra auto di riferimento è sempre la Mazda 2 nella sua versione Diesel SkyActive-D
Vantaggi del motore Diesel
Motore con il rendimenti e coppie motrici maggiori di ogni altro.
Nella sua versione moderna HdiBlue è il motore a combustione meno inquinante di tutti.
Svantaggi del motore Diesel
Il carburante ha raggiunto prezzi simili a quelli della benzina e viene prodotto ancora oggi per la maggior parte dal petrolio (energia non rinnovabile).
Si usura nel tempo e richiede una manutenzione onerosa.
La prima cosa da sapere sulle auto a metano è che in realtà vengono alimentati da gas naturale compresso (CNG), ovvero da una miscela di metano, propano e butano in misura minore. Questa miscela viene conservata in grossi e pesanti serbatoi che la mantengono alla pressione spaventosa di 220 bar.
A causa dello spazio necessario per i serbatoi, con il “metano” hanno delle autonomie piuttosto limitate analoghe ai veicoli elettrici (200-400 km), proprio per questo vengono alimentati anche a benzina e muniti di un serbatoio “secondario” che permette al veicolo di avere autonomie anche superiori ai 1000 km utilizzando l’alimentazione a benzina.
A parità di peso il “metano” ha un potere energetico molto superiore alla benzina e al gasolio, questo si traduce in minori emissione di CO2 rispetto alla benzina e al gasolio (escludiamo i diesel moderni). Il metano è il combustibile per veicoli più economico in circolazione ma la sua combustione produce energia con una resa di 5-10% minore rispetto alla combustione della benzina.
Vantaggi del motore a metano/benzina
Molto economico. Il carburante principale ha un costo irrisorio, se paragonato alla benzina.
Inquinamento minimo. Le emissioni di CO2, NOX e particolato sono così basse che questi veicoli spesso sono esenti dai blocchi e restrizioni del traffico.
Versatile. Può essere anche alimentato a benzina e questo permette di avere grandi autonomie e di non dipendere strettamente alle disponibilità di distributori di “metano”.
Potenzialmente Rinnovabile. Il metano può essere prodotto anche senza il petrolio.
Svantaggi del motore metano/benzina
Prestazioni del motore scadenti. Potenze e coppie motrici scarse.
Difficoltà nel reperimento del metano. La rete di distribuzione delle stazioni di servizio è poco diffusa.
Autonomia con il serbatoio di metano molto limitata.
Manutenzione onerosa. Analoga ai motori benzina e diesel con l’aggiunta della revisione delle bombole in media ogni 4 anni.
Il GPL (gas di petrolio liquefatto) è una miscela di idrocarburi ricavata dalla lavorazione del petrolio. La sua composizione è piuttosto variabile ma principalmente è costituita da propano e butano.
E’ un combustibile facilmente reperibile con un elevata resa energetica e la sua combustione produce pochissime sostanze tossiche analogamente al metano.
In sostanza le auto a GPL sono una sorta di compromesso tra le auto a benzina e quelle a metano. Inquinano e costano meno della benzina ma più del metano, il serbatoio di GPL garantisce in media il doppio di autonomia di quello a metano ma comunque molto di meno di un serbatoio di benzina. La rete di distribuzione GPL è molto più diffusa di quella del metano, ma comunque molto meno di quella di benzina.
È preferibile quindi utilizzare un auto a GPL piuttosto che a metano, se si prevede di dover fare viaggi più o meno lunghi abbastanza spesso fuori città grazie alle autonomie maggiori del serbatoio e la maggiore reperibilità.
La nostra auto di riferimento è l’italianissima lancia ypsilon 1.2 EcoChic GPb
Vantaggi del motore a GPL/benzina
Economico. Il carburante principale ha un costo irrisorio se paragonato alla benzina e grazie alle sue autonomie si può viaggiare anche solo con l’alimentazione a GPL in ogni occasione.
Inquinamento minimo. Analogamente al metano, le emissioni di CO2, NOX e particolato sono molto basse.
Versatile. Può essere anche alimentato a benzina e garantirti la sicurezza di non rimanere mai a secco.
Svantaggi del motore GPL/benzina
Prestazioni del motore scadenti. Analogamente al metano le potenze e le coppie motrici sono scarse se paragonate a quelle di un benzina o un diesel.
Manutenzione onerosa. Analoga ai motori benzina e diesel con l’aggiunta della revisione/sostituzione delle bombole in media ogni 10 anni.
Fonte energetica NON rinnovabile per il momento. La produzione è strettamente legata al petrolio.
I veicoli Mild Hybrid o ibridi leggeri o BAHV sono veicoli dotati di un motore a benzina o diesel e di un motore elettrico con una configurazione ibrida parallela.
In sostanza, il motore elettrico supporta quello termico in alcune circostanze (sostituisce l’alternatore e il motorino di avviamento). Per farla breve quando stiamo frenando, quando il veicolo procede per inerzia e quando si ferma, il motore termico si spegne in automatico per poi riavviarsi molto rapidamente.
Permette di risparmiare carburante e ridurre l’inquinamento rispetto ad un auto a benzina e diesel senza inficiare minimamente le prestazioni.
I migliori motori in termini di rendimenti e prestazioni saranno degli Mild Hybrid con motore diesel HdiBlue, ad oggi il migliore in tal senso sembra essere il motore hybrid/diesel EcoBlue della ford kuga, peccato che il veicolo sia un gigantesco SUV da quasi 1700 kg e dal nostro punto di vista veicoli così grandi e pesanti, per via dei maggiori consumi dati dal peso, non sono la scelta ideale.
Dal nostro punto di vista la migliore auto ecologica Mild hybrid in circolazione (2020/2021) è la Mazda 2 Skyactive X, ha un motore a benzina di ultima generazione e mantiene un peso e un ingombro contenuto e sarà quindi la nostra auto di riferimento della categoria
Le auto con motore Full Hybrid, a differenza di quelle Mild, possono utilizzare il motore elettrico anche per trasmettere movimento alle ruote. Questo tipo di auto pertanto può essere alimentata dal solo motore termico, da solo il motore elettrico o da entrambi i motori a seconda delle circostanze. In sostanza quando il motore elettrico è carico e il veicolo viaggia a velocità medio/basse in situazioni favorevoli (veicolo in piano o in discesa), entra in funzione solo il motore elettrico, da cui tutti i vantaggi (0 emissioni, silenzioso, alti rendimenti); quando invece sono necessarie un po’ più di prestazioni entra in funzione il motore termico a supporto o in sostituzione di quello elettrico (permette di evitare di consumare troppo velocemente l’autonomia in elettrico); quando le batterie del motore elettrico si scaricano, ci penserà il termico a ricaricarle tramite l’alternatore dedicato.
Rispetto alle auto Mild hybrid le auto full hybrid permettono di consumare e inquinare ancora meno ma a discapito di un po’ di prestazioni. Parte dei cavalli del motore devono essere utilizzati per ricaricare il motore elettrico quando si scarica.
Sono molto versatili, facili da guidare (hanno tutte il cambio automatico) e mantengono di più il loro valore nel tempo (il motore elettrico non si usura e richiede poca manutenzione).
La nostra prima scelta con questa versione è la Toyota Yaris full Hybrid (compatta, leggera ed ecologica) .
Queste auto sono dei veicoli full hybrid con la differenza che il motore elettrico, può essere anche ricaricato da alimentazione esterna (con la presa di corrente), rappresentano il miglior compromesso tra un’ auto a combustione e un auto elettrica.
Possiamo ricaricare la batteria del motore elettrico nelle colonnine e avere una cinquantina di km di autonomia. Ideale per muoversi in città; possiamo anche utilizzare le prestazioni del termico a supporto del motore elettrico quando andiamo in autostrada o trainiamo rimorchi; possiamo viaggiare in tutta tranquillità anche con le batterie del motore elettrico scariche, consapevoli che verranno ricaricate durante la guida.
Rispetto alle full hybrid semplici non ci sono svantaggi apparenti e ad oggi rappresentano la miglior soluzione ibrida per viaggiare in modo ecologico.
La nostra auto ecologica di riferimento della categoria è la nuova Toyota Prius plug in che in termini di ecologia e versatilità è impareggiabile. Unico neo di quest’auto sono l’ingombro e il peso un po’ eccessivi, tuttavia nonostante il suo peso di ben 1500 kg, consuma e inquina meno di panda a metano da circa 1100 kg.
Vantaggi dei motori ibridi
Consumano, inquinano meno e sono meno rumorosi delle loro rispettive versioni benzina e diesel
Economicità. Se guidati sfruttando i principi dell’eco-guida permettono di risparmiare molto denaro.
Versatilità. Abbiamo prestazioni, autonomia, ecologia in un’ unica auto.
Svantaggi dei motori ibridi
Pesi e ingombri maggiori. Le auto ibride rispetto alle versioni base sono tendenzialmente più pesanti , ingombranti e complesse (Con le dovute eccezioni)
Prestazioni un po’ minori delle loro versioni benzina e diesel. Il peso maggiore peggiora il rapporto peso/potenza e parte dei cavalli del motore vengono utilizzati per ricaricare le batterie nelle versioni full. Nelle versioni Mild non c’è questo problema.
Fonte energetica NON rinnovabile (abbiamo ancora bisogno della benzina o del Diesel).
La vera rivoluzione in ambito automobilistico sono proprio le auto 100% elettriche. Il motore è concettualmente molto semplice, in sostanza non è altro che un alternatore usato alla rovescia, e permette di ottenere molto facilmente delle potenze e coppie motrici elevatissime in modo costante. L’unico grosso, anzi grossissimo svantaggio delle auto elettriche, sono le autonomie limitate e i tempi di ricarica lunghi.
Il problema delle autonomie potrebbe essere risolto attraverso una fitta rete di colonnine di ricarica in tutta Italia (ancora non presente), mentre il problema dei tempi di ricarica lunghi si spera venga risolto con i miglioramenti tecnologici nella fabbricazione delle batterie.
Tra non molti anni in circolazione ci saranno solo auto elettriche; già nel 2025 la Norvegia e i Paesi Bassi bandiranno tutte le auto a combustione, comprese quelle ibride; la Germania sta lavorando per far approvare una legge che bandisca le auto a combustione entro il 2030; la famosa casa automobilistica Bentley ha già dichiarato che nel 2025 produrrà sol auto 100% elettriche.
Cerchiamo quindi di capire meglio come funzionano queste auto, e soprattutto come devono essere ricaricate. Il cuore di queste auto non è tanto il motore ma piuttosto le batterie. Le batterie sono molto pesanti, ingombranti e hanno un costo elevatissimo (8000-40000 euro), generalmente vengono garantite per una decina d’anni, ma se vengono ricaricate e usate correttamente possono durare anche qualche anno in più.
Per far durare il più a lungo possibile le batterie è importante evitare di ricaricarle con le colonnine di ricarica veloce e cercare di guidare seguendo i principi dell’ecoguida. In sostanza l’auto elettrica può essere ricaricata in 4 modi diversi:
Modo 1
Ricarica domestica. Colleghiamo l’auto direttamente alla spina di casa con una presa schuko specifica. Questo tipo di ricarica è molto lento (13-25 km con 1h di ricarica) considerando che la potenza delle abitazioni domestiche non supera i 3kw generalmente e inoltre durante la carica non potremo avere altri apparecchi elettrici accesi.
Modo 2
Ricarica domestica con Wall-boxe. Si dovrà acquistare una scatoletta che si monta nel garage che permette di programmare la ricarica in modo intelligente , evitare i blackout ed evitare di danneggiare la presa. I costi delle ricariche domestiche si aggirano intorno a 0.25 euro per kwh.
Modo 3
Ricarica pubblica lenta con colonnine AC. Utilizzeremo delle colonnine di ricarica appositamente predisposte all’uso. Il costo di queste ricarica si aggira intorno ai 0,4 euro per kwh e permettono di ristabilire circa 50 km con un ora di ricarica.
Modo 4
Ricarica pubblica veloce con colonnine DC. Questo tipo di colonnine sono molto più rare e costose rispetto a quelle AC, la ricarica arriva a costare in media 0,5 euro per kwh e permettono di ristabilire 300 km in un ora di ricarica. Le ricariche veloci pare che riducano la vita media della batteria e si consiglia di ricaricare le batterie al massimo al 75-80% della loro capienza per evitare di comprometterne l’autonomia.
La nostra auto ecologica elettrica preferita è la smart fortwo EW, poiché mantiene peso e dimensioni contenute pur essendo 100% elettrica, se guidata e ricaricata nel modo corretto permette discrete autonomie (160 km) e un significativo risparmio di denaro rispetto a una qualunque auto diesel o benzina.
Vantaggi dei motori elettrici
Ecologiche, silenziose e veloci. Il motore ha un alto rendimento, non inquina ed è ultra silenzioso (l’auto sembra spenta).
Manutenzione minima, quasi inesistente. (Niente cambio, niente olio motore o liquidi da cambiare)
Fonte energetica ricavabile da fonti RINNOVABILI.
Svantaggi dei motori elettrici
Costi elevati. Sebbene il costo della corrente elettrica sia basso, il costo delle batterie da sostituire ogni 8-10 anni ad oggi non lo è per niente (8000-40000 euro, vedi link).
Tempi di ricarica lunghi e autonomie limitate. Ore di attesa per la ricarica e poche centinaia di km di autonomia al massimo.
Ad oggi (2020) la produzione e lo smaltimento delle batterie sono processi costosi e inquinanti.
Ad oggi (2020) la corrente elettrica in Italia viene ancora prodotta per circa il 70% da fonti energetiche NON rinnovabili e inquinanti, fonte wikipedia.