L'articolo più importante del Codice della Strada
Cos'è il codice della strada ?
Il Codice della Strada è un insieme di norme emanate per garantire degli alti standard di sicurezza e di viabilità all’interno del Territorio Italiano. Con il passare degli anni ha subito numerose modifiche atte a integrare le nuove tecnologie e le norme internazionali (europee) in materia di sicurezza stradale.
L’articolo del Codice della Strada più importante di tutti è senza ombra di dubbio l’art. 1, che contiene gli obiettivi e le priorità di ordine sociale ed economico dello Stato Italiano; tutte le norme contenute in questo complesso di regole sono state pensate e studiate per perseguire gli scopi dell’art. 1.
Se ti è mai capitato di chiederti: “Che senso ha questa norma stradale? Perché imporre limiti così bassi? Perché non posso fermarmi sulle piste ciclabili? ecc. Ecco beh, sappi che tutte le risposte che stai cercando si trovano nel nostro più importante articolo del codice della strada, Il mitico art. numero 1.
Art. 1 comma 1 (prima delle modifiche)
La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.
In sostanza il primo comma del primo articolo del Codice della Strada ci svela che la sicurezza delle persone è una priorità perseguita dallo Stato e che, in un certo senso, il Codice della Strada è strutturato con delle norme che hanno come obbiettivo primario quello della SICUREZZA.
Che banalità direte voi! Mi sembra ovvio che la sicurezza sia l’obiettivo numero uno della circolazione, ma ci sono anche altri obiettivi ? Certo che Si. E gli altri obiettivi sono contenuti all’interno nel comma 2 del medesimo articolo. D’altro canto se la priorità è la sicurezza delle persone basterebbe imporre limiti massimi di 20 km/h ovunque e magari inibire l’accesso ai veicoli a motore a chiunque non superi un esame di teoria e di guida di livello professionale.
Art. 1 comma 2 (prima delle modifiche), estratto
Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio di SICUREZZA stradale, perseguendo gli obbiettivi: di RIDURRE I COSTI economici, sociali e ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di QUALITA’ DELLA VITA dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la FLUIDITA’ della circolazione.
Ecco che nel comma 2 saltano fuori tutti i vari obiettivi del Codice della Strada, ovvero la SICUREZZA delle persone (che poi è l’obiettivo primario); la riduzione dei costi economici, sociali e ambientali; migliorare la qualità della vita di tutti e migliorare la fluidità del traffico.
E’ chiaro che, se ci sono tutti questi obiettivi che si devono intrecciare, tra cui la qualità della vita dei cittadini e la fluidità del traffico, non possiamo imporre dei limiti di velocità troppo bassi, pena un rallentamento eccessivo della circolazione e, inoltre, non possiamo inibire l’accesso all’uso dei veicoli a motore al cittadino medio, altrimenti si limiterebbe notevolmente la mobilità delle persone e da ciò ne deriverebbe un’abbassamento e limitazione ragguardevole della qualità della vita di tutti.
In sintesi dobbiamo cercare un compromesso tra SICUREZZA ,COSTI, QUALITA’ DELLA VITA e FLUIDITA’ DELLA CIRCOLAZIONE. Le norme del Codice della Strada sono infatti un insieme di regole che hanno proprio questi obiettivi. MA…
Nel 2021 il CDS ha subito delle importanti modifiche, anche nell’articolo più importante. Ha subito delle modifiche nell’articolo 1 e quindi negli obbiettivi. Queste modifiche hanno stravolto l’ordine di priorità dello Stato.
Art. 1 comma 1 (ad oggi 2022)
La sicurezza e LA TUTELA DELLA SALUTE delle persone nonché LA TUTELA DELL’AMBIENTE, nella circolazione stradale, rientrano tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.
Accipicchia!! Adesso lo Stato ha delle nuove priorità da perseguire. Adesso lo Stato insieme alla sicurezza delle persone ha anche la tutela della SALUTE e la tutela dell’AMBIENTE nella circolazione stradale. Adesso sono aumentati gli obbiettivi dello Stato, se ne sono aggiunti di nuovi e tra l’altro sono delle priorità insieme alla sicurezza.
Ma come si fa adesso a tutelare la salute e l’ambiente utilizzando veicoli a motore ? Tutti noi sappiamo che tutti i veicoli a motore, in un modo o nell’altro, causano danni alla salute pubblica e danneggiano l’ambiente. Lo Stato sta forse cercando di dirci che dobbiamo ridurre ai minimi termini, se non addirittura vietare, l’utilizzo di veicoli a motore ?
E bene la risposta è SI; la modifica dell’art. 1 nel comma 2 ci rivela anche come intende farlo.
Art. 1 comma 2 (ad oggi 2022), estratto
Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio di sicurezza stradale e della MOBILITA’ SOSTENIBILE, perseguendo gli obbiettivi: di ridurre i costi economici, sociali e ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione; di PROMUOVERE L’USO DI VELOCIPEDI.
Adesso le norme del CDS si ispirano anche ai principi della mobilità sostenibile, quindi in sostanza all’utilizzo di mezzi di trasporto NON inquinanti. Adesso tra gli obbiettivi del CDS c’è anche la promozione nell’utilizzo deli veicoli a pedali (velocipedi).
Aspetta un secondo. Quindi lo Stato ha intenzione di abolite tutti i veicoli ad eccezione dei velocipedi ?
Ovviamente NO. Ci sono sempre anche gli obbiettivi di qualità della vita (che tra l’altro si integra con la salute e la tutela ambientale) e la fluidità della circolazione. Le nuove intenzioni dello STATO e quindi i nuovi obbiettivi del CDS sono quelli di scoraggiare il più possibile l’uso dei veicoli a motore e incoraggiare l’uso dei velocipedi in un ottica di mantenimento degli alti standard di qualità della vita e di fluidità del traffico finora raggiunti.
Bella sfida vero ?